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Associazionismo e Volontariato nei piccoli borghi

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Associazionismo e Volontariato tra finalità sociali e culturali
In una società sempre più trasformata dai mezzi di comunicazione nelle forme di interazione sociale e contraddistinta da individualismo e isolamento in orizzonti egoistici, un ruolo sempre più importante è svolto dall’associazionismo e dal volontariato. In Italia oltre nove milioni di cittadini sono attivamente impegnati in questa rete. Tutte le associazioni sono caratterizzate da alcuni importanti  punti in comune: l’assenza di scopo di scopo di lucro, la capacità di ottenere un significativo apporto di risorse umane a titolo gratuito e volontario, l’essere organizzazioni private nate dall’iniziativa spontanea ed autonoma dei cittadini, ma con finalità sociali di grande rilievo, l’essere strumenti attivi per la partecipazione dei cittadini alla vita economica e sociale delle proprie comunità. L’essere motore della partecipazione, il veicolo delle solidarietà e delle responsabilità comuni. Immaginiamo di eliminare improvvisamente da una comunità tutto quel fitto reticolo di associazioni artistiche, letterarie, scientifiche, culturali, musicali, teatrali, sportive, storiche, di mutuo soccorso, religiose, di assistenza e gruppi di volontariato. In pratica la parte più viva e più attiva della società: ne risulterebbe una comunità vuota, difficile da governare, probabilmente difficile anche da vivere.

associazionismo e volontariato

La Regione dell’Associazionismo e Volontariato
La Toscana, in particolare, risulta essere, secondo alcuni indicatori, la regione con il più alto tasso associativo d’Europa. Questa caratteristica della regione ha radici lontane, dato che già subito dopo l’Unità d’Italia la Toscana fu la sede di alcune delle più grandi e interessanti “fratellanze” di lavoratori, di forme varie di mutualismo, di solidarismo e di volontariato, di un ricchissimo tessuto di associazioni ricreative e culturali, che estendevano la loro attività dalla musica, al teatro, allo sport, e via dicendo.

Le 24 Associazioni di Radicofani 
E proprio un piccolo comune toscano incastonato tra le dolci colline della Val d’Orcia è diventato un vero e proprio modello per la sua forte vocazione associazionistica. A Radicofani, hanno sede ben 24 associazioni, in una popolazione che supera di poco le mille unità, divise tra associazioni sportive, di volontariato e di promozione sociale. Quasi tutti i cittadini sono impegnati in almeno un’associazione. Ognuno cerca di dare il suo contributo.

Il ventaglio di scelta è veramente ampio, si organizza di tutto: da antichi rituali religiosi (I riti della Settimana Santa di Radicofani) a celebri sagre (la Sagra del Raviolo di Contignano), dalle antiche rievocazioni contadine e medievali (la Festa degli Antichi Mestieri, il Palio del Bigonzo e la Festa Medievale) alle più moderne serate danzanti (Val d’Orcia in Swing e Dj’s for Life), per continuare con gli importanti eventi sportivi (il Rally della Val d’Orcia e il Campionato Regionale di Tiro con l’Arco da Caccia), senza dimenticare la società di calcio (la Nuova Radicofani in cui giocano principalmente ragazzi del paese) e gli interessantissimi eventi culturali (La Posta Letteraria e I Giorni di Ghino). Per finire con i servizi, sia materiali che morali, essenziali per tutta la comunità, che svolgono le due Misericordie e il Gruppo dei Donatori di Sangue e con l’importanza socio-ricreativa dei tre circoli (Auser, Acli e Arci). Un perfetto esempio di comunità attiva e solidale.

L’importanza che rivestono in ogni situazione
Inoltre, è di questi giorni la notizia che le associazioni hanno deciso di donare alla comunità circa 2.500 mascherine chirurgiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Un gesto che dimostra pienamente l’importanza che rivestono nel tessuto sociale di questo magico borgo. Nella gioia e nella sofferenza.